“Uno studente per la sua comunità”: un approccio formativo e di incontro tra gli studenti sanitari e la comunità rurale del Mozambico

È iniziato il progetto “Uno studente per la sua comunità”, nato dalla collaborazione tra Fondazione Museke Onlus, la Cattedra UNESCO dell’Università degli Studi di Brescia, l’Università SAVE del Mozambico e Medicus Mundi Italia, grazie al supporto economico di Fondazione MUSEKE. L’iniziativa intende promuovere un nuovo modello di formazione per gli studenti universitari mozambicani iscritti alle facoltà di indirizzo sanitario dell’Università SAVE, tra cui infermieri, nutrizionisti e laureandi in scienze motorie. In particolare, sarà implementato un tirocinio curriculare che coinvolge gli studenti nelle azioni di indagine degli indicatori di salute, di promozione ed educazione sanitaria nelle comunità rurali della Provincia di Inhambane.  Gli studenti mozambicani, tutorati dagli specializzandi di Malattie Infettive e Tropicali dell’Università degli Studi di Brescia, avranno il compito di monitorare e raccogliere i dati riguardanti gli indicatori sanitari, comportamentali e socio-economici dei nuclei famigliari di cui sono responsabili. Grazie al coinvolgimento nel contesto rurale, gli studenti di entrambe le università saranno progressivamente sensibilizzati in materia di Salute Comunitaria e formati in metodologia della ricerca.

È infatti ampiamente noto dalla comunità scientifica come i determinanti sociali – l’insieme delle condizioni socio-economiche ed ambientali in cui le persone nascono, crescono, lavorano ed invecchiano, quali il livello di istruzione, il reddito e l’occupazione, insieme all’ambiente politico, economico e sociale – abbiano un ruolo fondamentale nell’influenzare lo stato di salute dei singoli e delle comunità.

Nonostante i significativi progressi, il Mozambico rimane uno dei paesi più poveri al mondo, con un’alta prevalenza di malattie infettive, quali HIV, malaria e tubercolosi, e un’alta mortalità materno-infantile. Questo profilo è esacerbato nelle comunità rurali, dove i determinanti sociali – precarietà socio-economica, limitato accesso ai servizi sanitari e ai programmi scolastici, malnutrizione – influenzano l’esito di salute della popolazione.

In questo contesto, risulta necessario che gli operatori sanitari comprendano la comunità per la quale lavorano. Disporre di dati demografici ed ambientali, di uno screening precoce dei fattori e comportamenti a rischio, e di programmi di promozione ed educazione sanitaria, sono elementi fondamentali per la conoscenza dello stato di salute della comunità, per intervenire e rispondere ai suoi bisogni, concorrendo al principio di un diritto alla salute equo e giusto.

L’esperienza derivante dal Progetto rappresenta, sia per gli studenti mozambicani che per i medici specializzandi dell’Università degli Studi di Brescia, un complemento essenziale agli aspetti della formazione professionale biomedica.

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